lunedì 4 aprile 2011

Alfresco kick off 2011

Dal 23 al 25 marzo si è tenuto ad Orlando, Florida, l'evento "Alfresco kick off 2011". Questa conferenza si svolge di solito all'inizio di ogni nuovo anno fiscale per tirare le somme dell'anno passato e per raccontare quali siano le novità per il futuro. La sensazione è stata quella di molte novità ma sopratutto dell'ingresso di una fase di consolidamento e maturità, sia del prodotto che dell'azienda.

Alfresco è stata fondata nel 2005 da John Newton e John Powell, ormai quindi sono sei anni di presenza e costante crescita sul mercato internazionale e quasi due dall'apertura di una presenza ufficiale in Italia. Le attività locali di Alfresco in Italia infatti sono cominciate con l'arrivo del direttore commerciale Alberto Fidanza nell'estate del 2009, proseguite poi con l'inserimento a gennaio 2010 di un responsabile tecnico di pre-vendita. Entro poche settimane annunceremo poi l'assunzione di una terza persona dedicata al mercato italiano, basata su Roma e perciò particolarmente attenta a seguire i clienti del centro e sud Italia.

Non possiamo ancora in questa sede pubblicare i numeri ufficiali dell'andamento di mercato, ma sicuramente possiamo dire che quello che si è chiuso è stato, ancora una volta, un anno di crescita record per numero di clienti e fatturato, che negli anni non ha mai risentito di alcuna crisi ed è sempre stato ampiamente in doppia cifra. Lo testimonia anche il numero di assunzioni di nuovi dipendenti, come potete verificare andando alla sezione Jobs@Alfresco.

Durante il kick off di Orlando Alfresco ha lanciato un chiaro messaggio relativo al "Social Content Management", ovvero ad una evoluzione del modello ECM verso l'elaborazione collaborativa di tutti i contenuti aziendali, di cui l'annunciata integrazione con Jive ne è un esempio significativo. Di fatto il più grosso sistema di gestione dei contenuti al mondo è ad oggi rappresentato da Facebook. I social network sono infatti dei formidabili generatori e gestori di contenuti, sia strutturati che de-strutturati. Quello che conta è il processo d'interazione con questi strumenti, la cui efficacia ne ha decretato il successo. Uno degli ostacoli più grossi nei progetti documentali aziendali è l'adozione degli strumenti da parte degli utenti, quindi l'adozione del modello "social" rappresenta in sostanza l'introduzione di queste metafore all'interno delle aziende, in modo che la diffusione di strumenti di gestione dei contenuti non sia imposta dall'alto ma virale e spinta dagli stessi utenti. La domanda che gli utenti si pongono sempre più di frequente è "perché gli strumenti consumer come Twitter, Facebook e Google sono così efficaci mentre gli strumenti che dobbiamo utilizzare in azienda sono spesso così ostici?".

L'implementazione di questo modello si declinerà attraverso alcune tappe evolutive, che vedremo più concretamente quando sarà rilasciato il progetto "Swift" (nome in codice della prossima major release di Alfresco). Nel frattempo Alfresco si muove rapidamente verso l'ottimizzazione degli strumenti di collaboration esistenti e, contemporaneamente verso il consolidamento della esistente piattaforma di erogazione di Content Services, come chiaramente descritto dalla seguente immagine:

Riprendendo un commento analogo di Jeff Potts, dal punto di vista più strettamente tecnico possiamo riassumere i seguenti elementi di rilievo emersi durante la conferenza e relativi al progetto Swift:

  1. CIFS, SharePoint, e FTP saranno configurabili in cluster
  2. Share diventerà sempre più facile da personalizzare e più gestibile in termini di migrazioni, sarà infatti introdotto un framework per semplificare la creazione di dialoghi, azioni ed altro.
  3. Stiamo lavorando ad un prossimo "social content publishing framework" che consentirà la pubblicazione parallela e multi-canale dei contenuti. Ad esempio gli endpoint di pubblicazione saranno YouTube, Facebook, Twitter, Drupal ed esisterà un meccanismo di estensione a plug-in per altri endpoint di pubblicazione.
  4. Possibile integrazione nativa degli account Skype come dashlet di Share, per gestire le comunicazioni da un unico portale.
  5. Integrazione del motore Activiti BPM come alternativa all'attuale jBPM. Activiti è un moderno motore di workflow basato sullo standard aperto BPMN 2.0, sviluppato da Tom Bayens, che è stato l'ideatore di jBPM e adesso lavora in Alfresco.
  6. Sarà possibile utilizzare Apache Solr come alternativa scalabile e distribuita di Lucene per l'indicizzazione e la ricerca di enormi quantità di documenti. Solr è estremamente efficiente e potrà essere fatto scalare indipendentemente dal Repository Alfresco, con indubbi benefici in termini di prestazioni su masse documentali elevate. Inoltre l'indicizzazione avverrà sempre in maniera asincrona, facendo si che gli indici diventino "eventualmente consistenti", come necessario nella gestione effettiva di grosse quantità di dati.
  7. CMIS è destinato a diventare l'API pubblica di riferimento di Alfresco, che continuerà a seguire e stimolare l'evoluzione dello standard. Questo consentirà fin da subito di scrivere applicazioni client per Alfresco estremamente portatili, preservando l'investimento nel tempo.
Dunque esiste parecchio materiale su cui riflettere e i prossimi mesi porteranno sicuramente una serie di novità molto interessanti e, speriamo, gradite agli utenti Alfresco ECM.

Nessun commento:

Posta un commento